Parlare di alimentazione vuol dire anche parlare di sangue: lo stato di salute di un individuo non può prescindere dall’alimentazione. Noi come AVIS riteniamo che sia utile aggiungere al bagaglio di conoscenze indispensabili ad ogni donatore anche alcune semplici note orientative, utili per il benessere e per la qualità del “prezioso dono”. In linea generale non esiste un “alimento completo” che contenga tutte le sostanze nella giusta quantità e che sia in grado di soddisfare da solo tutte le nostre necessità. Pertanto il modo più sicuro per garantire l’apporto di tutti i nutrienti indispensabili è quello di ricorrere alla più ampia varietà ed alle più opportune combinazioni di alimenti diversi prestando molta attenzione alla loro preparazione (cottura). Una dieta monotona e/o eccessiva comporta rischi per la salute, come arteriosclerosi, diabete e tumori. La diversificazione invece assicura una maggiore protezione anche attraverso l’apporto di vitamine e sali minerali. Una corretta e sana alimentazione aiuta a mantenere un buono stato di salute. Avere un’idea di quale possa essere il proprio fabbisogno calorico non è semplice in quanto le necessità metaboliche di ogni individuo dipendono da numerose variabili: sesso, età, struttura corporea, situazione psico-fisica, livello di attività fisica, presenza di particolari patologie, situazioni fisiologiche specifiche e influenza dell’ambiente esterno (temperatura, umidità…). Il fabbisogno calorico dovrebbe essere ripartito tra i diversi nutrienti cercando di rispettare le seguenti percentuali: 55-60% glucidi, 10-15% protidi, 20-30% lipidi, principi nutritivi che risultano ben bilanciati nella “dieta mediterranea”. Il donatore non deve seguire schemi particolari, ma solo alcune avvertenze. Un regime alimentare vegetariano è, ad esempio, da evitare in quanto non fornisce un apporto ottimale di ferro e proteine. Carne, uova e fegato ne sono invece ricche e sono quindi indicate nei giorni successivi alla donazione: attenzione però a non abusarne, specie se il colesterolo è elevato. Il ristoro dopo la donazione accelera il recupero del sangue donato: l’organismo per realizzare in pochi minuti il nuovo equilibrio ha immediatamente bisogno di liquidi preferibilmente zuccherati e non alcolici. Concludendo possiamo dire che una dieta appropriata ed un regime di vita sana sono le migliori garanzie di salute per il donatore e per la qualità del sangue donato. |